Quali sono le sfide attuali della didattica universitaria nella formazione delle e degli insegnanti e come sono cambiate negli ultimi anni?
Nel mio ruolo di docente e responsabile di settore presso l’Alta scuola pedagogica dei Grigioni, mi trovo ad affrontare una serie di sfide didattiche. Una sfida centrale è quella di adattare continuamente la formazione delle e degli insegnanti alle mutevoli esigenze della società e del sistema formativo. Ciò include, ad esempio, l’integrazione delle nuove tecnologie nell’insegnamento, la gestione della diversità e dell'inclusione e la promozione di competenze che preparino le studentesse e gli studenti a un futuro sempre più complesso e incerto. Inoltre, la formazione delle e degli insegnanti deve affrontare il compito di preparare le e i futuri docenti a un panorama formativo influenzato dalla tecnologia digitale e dal cambiamento globale. Questi sviluppi richiedono approcci innovativi per l’insegnamento e l’apprendimento che supportino l’apprendimento personalizzato e permanente.
In che misura la carenza di insegnanti, soprattutto a livello secondario I, influisce sulla formazione delle e degli insegnanti nelle alte scuole pedagogiche?
La carenza di insegnanti, soprattutto nel livello secondario I, ci pone di fronte a sfide particolari. A mio avviso, ciò richiede una revisione delle nostre strategie di reclutamento e formazione delle e degli insegnanti. Dobbiamo trovare modi innovativi per rendere la formazione più attrattiva e per attirare potenziali studentesse e studenti da diversi settori disciplinari e contesti professionali. Ciò significa che dobbiamo continuamente adattare la struttura e il contenuto dei nostri cicli di studio per tenere conto di un’ampia gamma di biografie formative e competenze. Un altro aspetto è la necessità di intensificare le esperienze di apprendimento orientato alla pratica per preparare meglio studentesse e studenti ai loro futuri ruoli nelle scuole. Affrontare queste sfide richiede quindi adeguamenti non solo quantitativi, ma soprattutto qualitativi, per offrire alle e ai futuri insegnanti la migliore formazione possibile.
Dove si collocano il nuovo ciclo di studio per il livello secondario I e il ciclo di studio combinato per il livello secondario I e le scuola di maturità presso l’ASP Grigioni nel contesto di queste sfide?
Abbiamo sviluppato un ciclo di studio che risponde alla crescente eterogeneità delle studentesse e degli studenti e consente percorsi di apprendimento flessibili. È fondamentale offrire a studentesse e studenti già in possesso di un diploma specialistico o di un diploma master un contesto formativo più personalizzato. Il nostro approccio si basa sullo sviluppo da parte di studentesse e studenti di 31 competenze situate per la loro futura vita professionale nell’arco di tre anni. Questo avviene creando proprie concezioni per padroneggiare professionalmente queste situazioni pratiche e comprovando la loro attuazione nella formazione pratica professionale. Un aspetto importante per me è la prova inversa della competenza, che è impegnativa ma anche particolarmente arricchente per le studentesse e gli studenti, in quanto consente nuove situazioni di apprendimento e di valutazione. Le studentesse e gli studenti possono utilizzare le risorse e le esperienze di cui dispongono come punto di partenza e comprovare individualmente le competenze acquisite.
In che modo il concetto di «competenze situate» nel ciclo di studio contribuisce ad affrontare le sfide della formazione delle e degli insegnanti?
Il concetto permette un adattamento diretto della formazione ai requisiti reali della professione di insegnante. Sviluppando e applicando le competenze in contesti situati, promuoviamo un apprendimento non solo individuale ma anche contestualizzato e orientato alla pratica. Le studentesse e gli studenti sono incoraggiati a sviluppare soluzioni proprie sulla base di concetti scientifici e a testarle nella pratica. La particolarità di questo concetto è che sia lo sviluppo che la verifica delle competenze possono essere progettati individualmente. Questo non solo supporta lo sviluppo personale di ogni individuo, ma rivela anche i livelli di competenza che vanno oltre i requisiti minimi e rende visibili i risultati delle competenze esistenti.
Come vengono realizzati i percorsi di apprendimento individuali e il collegamento teoria-pratica nel ciclo di studio?
Attribuiamo grande importanza alla facilitazione dei percorsi di apprendimento individuali e all’utilizzo della teoria in modo mirato per la propria realizzazione pratica. È essenziale che studentesse e studenti non solo acquisiscano conoscenze, ma imparino anche ad applicarle in situazioni professionali specifiche. Per raggiungere questo obiettivo, sosteniamo le studentesse e gli studenti nello sviluppo di progetti personali per la gestione di situazioni pratiche rilevanti. Le studentesse e gli studenti lavorano in modo indipendente sui loro progetti e decidono autonomamente come e quando sviluppare e comprovare determinate competenze. Questa flessibilità non solo supporta i diversi stili di apprendimento, ma promuove anche l’autonomia e la responsabilità personale per la successiva vita professionale.
Inoltre, le studentesse e gli studenti hanno la possibilità di partecipare attivamente alla progettazione del semestre, in quanto possono esprimere le loro esigenze per le date dei moduli successivi e in seguito noi facciamo proposte specifiche alle e ai docenti. Questo approccio partecipativo consente a studentesse e studenti di determinare i propri percorsi di apprendimento e di impegnarsi costantemente nel collegamento tra teoria e pratica.
Con tutta questa individualità, che ruolo assume l’apprendimento sociale e come si attua la valutazione orientata allo sviluppo?
L’apprendimento collaborativo è un modo per rafforzare le capacità sociali e comunicative delle studentesse e degli studenti, che saranno poi importanti per le loro future carriere. Per promuoverlo, abbiamo creato diversi formati in cui studentesse e studenti realizzano progetti in comune, si danno feedback reciproci e si confrontano. Questa forma di collaborazione riflette il lavoro di squadra che sta diventando sempre più importante nel panorama formativo moderno.
Lo sviluppo delle studentesse e degli studenti viene promosso attraverso una valutazione orientata allo sviluppo. Invece di ricevere una singola comprova di apprendimento, le studentesse e gli studenti possono migliorare e sviluppare il loro lavoro in base ai feedback. Questo processo non solo promuove l’apprendimento continuo, ma anche una cultura della riflessione e dell’impegno costante verso uno sviluppo ulteriore. Inoltre, porta formalmente a un livello di competenza più elevato, che viene certificato nel diploma. È importante che studentesse e studenti imparino a riconoscere e apprezzare il proprio sviluppo. La valutazione orientata allo sviluppo offre questa opportunità.
Quali esperienze sono già state acquisite nell’attuazione e come verranno utilizzate in futuro?
Le studentesse e gli studenti apprezzano l’alto grado di individualizzazione e l’opportunità di progettare i propri percorsi di apprendimento. Sfruttano la libertà e la flessibilità del ciclo di studio per sviluppare le loro competenze seguendo i propri ritmi e in modo personalizzato. Tuttavia, l’apprendimento collaborativo è spesso visto anche come un’opportunità di progresso individuale nell’apprendimento. Una sfida, tuttavia, sta nel fatto che le singole studentesse e i singoli studenti si concentrano principalmente sul portare a termine le verifiche e sfruttano meno l’opportunità di confrontarsi durante le lezioni del modulo. C'è un potenziale di miglioramento in questo senso, in particolare per quanto riguarda la promozione dell’apprendimento collaborativo e il rafforzamento delle capacità di lavoro di gruppo. Per le verifiche di apprendimento, ora abbiamo introdotto i lavori di gruppo, modificando la composizione dei gruppi.
La valutazione orientata allo sviluppo ha dimostrato la sua validità. Le studentesse e gli studenti con diversi livelli di conoscenze pregresse sfruttano l’opportunità di migliorare continuamente le proprie competenze in base ai feedback e di perseguire livelli di valutazione più elevati.
Il sostegno pedagogico fornito dalle e dai docenti nonché la loro competenza nella consulenza si sono dimostrati fondamentali per l’attuazione del nostro approccio. Il supporto adattativo e personalizzato è fondamentale per guidare le studentesse e gli studenti attraverso le loro sfide in modo orientato agli obiettivi e per sostenerli nel loro sviluppo personale e professionale. Il sostegno pedagogico ha assunto un ruolo centrale anche nello scambio tra pari.
L'esperienza acquisita ci spinge a sviluppare ulteriormente il ciclo di studio e a utilizzare i risultati per progettarne altri. Scambiamo regolarmente esperienze attraverso una rete con altre alte scuole pedagogiche e siamo desiderosi di imparare gli uni dagli altri. Sarà interessante vedere come si svilupperà il nostro approccio alla formazione delle e degli insegnanti e quali nuove opportunità ne deriveranno.