20 anni Alta scuola pedagogica dei Grigioni
«ASSUMERSI LA RESPONSABILITÀ»

Lilian Ladner intervista il prof. dott. Gian-Paolo Curcio, rettore dell'ASP Grigioni, in occasione del 20° anniversario dell'ASPGR.

Dal suo punto di vista, nel ruolo di rettore, quali sono gli sviluppi più significativi degli ultimi 20 anni di storia dell'ASP Grigioni e in particolare degli ultimi nove anni in cui lei ha guidato la scuola universitaria?

La riforma della terziarizzazione della formazione delle e degli insegnanti, preparata negli anni Novanta e attuata dopo l'inizio del nuovo millennio, e la relativa istituzione delle alte scuole pedagogiche in Svizzera sono l'inizio di una storia di successo. Anche nei Grigioni, dal 2003, le e gli insegnanti della scuola dell'infanzia e della scuola elementare vengono formati presso l'Alta scuola pedagogica dei Grigioni e non più nelle scuole magistrali cantonali. Le tappe fondamentali per quanto riguarda la terziarizzazione esterna e formale comprendono, ad esempio, la fondazione dell'ASP Grigioni stessa, la modularizzazione dei cicli di studio bachelor e master, il primo e il rinnovato riconoscimento dei diplomi da parte della Conferenza delle direttrici e dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE), il passaggio a istituzione indipendente di diritto pubblico, l'apertura dell'edificio di ampliamento con le aule e la biblioteca, l'accreditamento istituzionale come scuola universitaria e la creazione della prima cattedra come unità organizzativa. Tuttavia, le scuole universitarie non sono fatte solo di cemento, carta e strutture, ma anche di una cultura specifica. Di conseguenza, gli ultimi 20 anni sono stati principalmente dedicati a creare e stabilire una cultura universitaria. Questo processo può essere descritto come terziarizzazione interna. All'Alta scuola pedagogica dei Grigioni, questa terziarizzazione interna è particolarmente evidente nell'ulteriore sviluppo a livello dei contenuti e nell'espansione dei cicli di studio bachelor e master, nel trasferimento di conoscenze tra la ricerca e l'insegnamento, così come tra l'insegnamento e la pratica, nella partecipazione attiva al dibattito scientifico nazionale e, in alcuni casi, internazionale, nonché nella promozione sistematica delle giovani leve in linea con le esigenze della scuola universitaria.

 

Cosa contraddistingue l’ASP Grigioni dal suo punto di vista? Il numero di iscrizioni è più alto che mai. Quali sono, secondo lei, le ragioni per cui così tante persone vogliono diventare insegnanti?

Il mondo in cui viviamo oggi è caratterizzato da continui cambiamenti. Megatrend come la globalizzazione, l'urbanizzazione, il cambiamento climatico e la digitalizzazione ci pongono di fronte a sfide importanti per la società nel suo complesso. Gli attuali sviluppi sociali, politici ed economici sono sempre più percepiti come volatili, incerti, complessi e ambigui. In questo mondo cosiddetto VUCA, le e i giovani vogliono sempre più assumersi delle responsabilità, cercano un significato nelle loro azioni e con il loro operato vogliono dare un contributo alla società presente e futura. La professione di insegnante offre loro questa opportunità. Le e gli insegnanti plasmano la società di domani con il loro lavoro, perché insegnare è più che impartire conoscenze. Le e gli insegnanti creano opportunità di apprendimento in cui viene promosso lo sviluppo di competenze specifiche e interdisciplinari, vengono trasmesse norme e valori e in questo modo viene sostenuto lo sviluppo personale delle e dei giovani. Naturalmente, spesso sono anche cose molto più semplici a determinare la scelta dell'ASP Grigioni come luogo di studio, come l'offerta innovativa dei cicli di studio, l'atmosfera familiare, che si manifesta attraverso la cultura delle porte aperte e grazie alle brevi distanze, il plurilinguismo e la possibilità di ottenere un diploma bilingue. Forse è anche il cantone montuoso dei Grigioni, con le sue scuole pluriclasse nelle varie valli, ad attirare le future e i futuri insegnanti e ad aprire loro una prospettiva professionale.

 

Quali sfide dovremo affrontare in futuro? E come cambierà la professione dell'insegnante?

Il mondo VUCA citato sopra significa che le condizioni quadro delle scuole stanno diventando in generale più complesse. Allo stesso tempo, anche le aspettative su ciò che la scuola dovrebbe realizzare di fronte a questa crescente complessità sembrano diventare più varie e più esigenti. Anche se le funzioni tradizionali della scuola e il suo orientamento ai valori non cambieranno in futuro, dobbiamo occuparci del cosa e del come.

La camera delle alte scuole pedagogiche di swissuniversities lo ha fatto e ha lanciato il progetto “Sviluppo ulteriore delle qualifiche delle e degli insegnanti del settore primario” (QuaPri). Il rapporto finale è stato pubblicato nel 2021. Le domande sul cosa e sul come relative alla scuola del futuro possono essere riassunte all’incirca come segue: come può la scuola elementare veicolare conoscenze e promuovere lo sviluppo di competenze quando il rapporto e l'accesso alla conoscenza stanno cambiando grazie all'uso di nuove tecnologie e alla connettività permanente? Come possono le scuole elementari qualificare e selezionare in modo adeguato e quindi rendere giustizia a un mondo del lavoro che cambia in modo massiccio? Quali sono le conoscenze e le competenze di base che allieve e allievi dovrebbero acquisire per poter partecipare come cittadine e cittadini responsabili a una società in evoluzione e per poterla plasmare attivamente? Cosa devono sapere e saper fare per condurre una vita indipendente e professionale e per affrontare in modo produttivo le richieste del mondo del lavoro? Come può la scuola elementare svolgere la funzione di integrazione quando l'individualizzazione e la pluralizzazione cambiano il modo di rapportarsi a norme, valori e visione del mondo? Come può essa adempiere sempre più alla sua funzione di assistenza e rendere le sue strutture più flessibili in maniera conseguente, se l'apprendimento individuale può avvenire indipendentemente dal tempo e dal luogo e, allo stesso tempo, si dà maggiore importanza all'apprendimento sociale, all'integrazione e alla partecipazione, nonché alla connessione degli ambienti di vita? È compito della società e soprattutto della scuola affrontare queste e altre domande. Con il cambiamento della società, la scuola e quindi anche la professione dell'insegnante cambieranno continuamente. Anche in futuro la nostra società avrà bisogno di insegnanti competenti e in numero sufficiente. Di conseguenza, la formazione e il perfezionamento delle e degli insegnanti continueranno a rivestire una grande importanza per la società.

 

Lo slogan del 20° anniversario è formazione di alta qualità. Cosa c'è dietro e qual è il significato di una formazione di alta qualità per l'ASP Grigioni?

Ogni scuola universitaria mette al centro l'acquisizione e la circolazione del sapere. In questo modo, le scuole universitarie rendono un servizio importante alla società. Le alte scuole pedagogiche si concentrano in particolare sui processi di apprendimento, insegnamento e sviluppo. Una formazione di alta qualità per tutti è, per così dire, l'essenza di queste due idee. Per questo motivo, abbiamo lanciato tre progetti per il 20° anniversario dell’ASP Grigioni. Con il primo progetto, l'aiuto per i compiti a casa, l’ASP Grigioni ringrazia la popolazione supportando 20 allieve e allievi grigionesi nello svolgimento dei compiti a casa. A questo scopo, 20 studentesse e studenti della scuola universitaria si sono messi a disposizione per un semestre. La selezione delle allieve e degli allievi che possono beneficiare di questa offerta è stata effettuata tramite sorteggio in occasione della festa dell'Avvento 2022. Con il secondo progetto, la pubblicazione commemorativa, testimoni contemporanei ed esperte e esperti descrivono la storia dell’ASP Grigioni da diverse prospettive. Infine, il terzo progetto è una festa nella quale le e gli ospiti, insieme al personale dell’ASP Grigioni, ripercorrono insieme la storia dell’istituzione.

 

 

Lei descrive lo sviluppo dell’ASP Grigioni come una storia di successo. Quali sfide vede per l’istituzione nei prossimi anni?

Sì, è vero. L’ASP ha compiuto la sua missione. Il successo è dovuto al grande lavoro di numerose persone. A loro va il mio sincero ringraziamento. La formazione delle e degli insegnanti in Svizzera e anche nei Grigioni continuerà a svilupparsi e ad adattarsi alle esigenze in continuo mutamento. È possibile che nel 2035 le e gli insegnanti ottengano un diploma bachelor con un'abilitazione come docente di disciplina e lo completino successivamente con un master facoltativo e consecutivo come generalista. Potrei anche immaginare che ci si accordi a livello nazionale sulle conoscenze e sulle competenze che le e gli insegnanti devono possedere nelle rispettive materie per ottenere l'abilitazione all'insegnamento. Allo stesso modo, presumo che le fasi di studio, introduzione alla professione e lo svolgimento delle professione stessa saranno considerate in maniera sempre più interconnessa e che le offerte saranno sempre più allineate tra loro in modo complementare. Entro il 2035, inoltre, saremo in grado di trarre dalla nostra ricerca nuove conoscenze sull'apprendimento, l'insegnamento e lo sviluppo, che confluiranno nella formazione e nel perfezionamento. Il reclutamento del personale, il finanziamento e la situazione infrastrutturale in relazione al numero crescente di iscrizioni rimangono una sfida.

Compleanno 20 anni ASP Grigioni.

L'ASP Grigioni festeggia il suo 20° anniversario nel 2023. Fin dalla sua fondazione, la nostra scuola universitaria ha promosso e plasmato l'insegnamento e l'apprendimento nei Grigioni in modo unico con la sua offerta formativa e le sue attività di ricerca. Siamo lieti di vivere e festeggiare questo anno speciale con voi attraverso varie attività e relazioni.

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